Scuola e dintorni

Insegno praticamente da sempre. Dicono che chi non sa qualcosa, lo insegna. Ed è verissimo! Ci vuole una grande presunzione per poter insegnare (ora me ne rendo conto), ma è così che si comincia ad imparare. In un certo senso, si sa solo quello che si insegna. Quando si è costretti a farsi capire, occorre sforzarsi di capire per primi. Così si scopre quanto sia immensa la propria ignoranza e si impara a mettere da parte ogni presunzione di sapere. Per questo non ho mai smesso di studiare.

Ho iniziato ad insegnare prima della laurea e continuo, dopo trent’anni. Ho insegnato a scuola filosofia e storia, lettere, latino, greco, pedagogia ed ora scienze umane, ovvero psicologia, sociologia, antropologia culturale, etologia, statistica e metodologia della ricerca. Non credo che ci sia un mestiere più straordinario, benché logorante e faticoso. Veder crescere sotto i propri occhi, giorno dopo giorno, anno dopo anno, la mente e l’anima dei propri allievi, è una soddisfazione grandissima.

Ritengo che la conoscenza sia il bene e il potere più grande. Come diceva Socrate, nella testimonianza di Platone, “una vita senza farsi domande non è degna di essere vissuta”. Qualunque cambiamento a livello politico e sociale passa attraverso un cambiamento di livello della coscienza, perché la realtà che viviamo rispecchia i nostri pensieri e le nostre aspettative. Ne sono profondamente convinta. Nessuno schiavo è più impotente di chi si sente schiavo nell’animo. E anche se Marx non sarebbe d’accordo, perfino i sistemi economici rispecchiano uno stato globale della coscienza.

Per questo ho riservato nel mio sito una pagina importante alla scuola, quell’istituzione straordinaria che la nostra bella Costituzione ha voluto pubblica, gratuita, democratica e aperta a tutti. Solo attraverso la scuola, infatti, si apre la mente, si impara il senso critico, si allarga lo sguardo sul mondo e ci si può liberare dai vincoli a volte angusti dello status sociale e delle condizioni personali sfavorevoli. La scuola della Costituzione è una scuola che forma la persona umana integrale, il cittadino critico e responsabile e il lavoratore consapevole del suo ruolo sociale e della sua dignità. Solo la scuola è in grado di garantire la continuità della società e della cultura nel tempo e di mantenere e trasmettere alle generazioni future un immenso patrimonio di arte, di scienza e di cultura.

Proprio questa scuola così centrale nella Costituzione è da oltre tre decenni sotto attacco da ogni lato, assediata da una sempre più invadente ideologia aziendalista e neoliberista che l’ha impoverita, svuotata, disarticolata e resa sempre meno capace di produrre cultura. Ormai, a occuparsi di definire gli orientamenti della scuola sono sempre più spesso entità estranee, come club di industriali e banchieri o think tank neoliberisti e sempre meno i docenti e i pedagogisti. L’ultimo baluardo a cui si sta mirando è la libertà di insegnamento, che viene sempre più minacciata con modalità subdole e non percepite a volte nemmeno dagli stessi docenti.

Ad analizzare in dettaglio luci ed ombre delle politiche scolastiche degli ultimi trent’anni ho dedicato diversi scritti, a cominciare dalle Proposte per una scuola democratica.

Qui sotto, si possono trovare i link a diversi articoli miei che illustrano le modalità dello scempio.

Nella sezione Risorse, invece, si potranno trovare molti materiali didattici, frutto di anni di esperienza, che metto volentieri a disposizione di studenti, colleghi e concittadini interessati.

Mio intervento al Convegno “Le forme della democrazia”, aprile 2017, dal titolo: “La scuola, pilastro della democrazia”.

Videointervista del 7 settembre 2017, quando ero referente per l’Istruzione del Movimento Roosevelt, una formazione politica trasversale e metapartitica di cui sono stata poi Segretaria generale per quasi un anno, fino a maggio 2019. Ma conserva la sua attualità.

Scuola, ultimo atto: quando la competenza scaccia la conoscenza. Dialogo (d)istruttivo fra Smarty, il Nuovo Docente Formato alla Didattica per Competenze, e Sofia, la Vecchia Docente da Rottamare, ancora ostinatamente attaccata alle sue polverose Conoscenze.

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88 commenti in moderazione

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