Le esperienze di pre-morte (NDE)

Incisione commissionata in B/N dall’astronomo Camille Flammarion a fine ‘800 per un suo libro e rielaborata dalla Pragma s.r.l. di Napoli nel 1990, dipinta a colori e utilizzata come copertina della rivista Ricerca ’90.

Mi occupo di esperienze di pre-morte e di Death Studies (ovvero di ricerca nell’ambito del fine vita) da parecchio tempo. L’argomento è particolarmente affascinante per le sue implicazioni teoriche riguardo al rapporto fra cervello e coscienza.

Negli anni, ho conosciuto ed intervistato parecchie persone che hanno vissuto questo particole tipo di esperienza. Mi ha sempre colpita la radicale trasformazione personale che segue ad una NDE e che testimonia l’enorme potenziale di consapevolezza e di cambiamento connesso con questo partcolare stato di coscienza.

Che cos’è una NDE?

Le NDE (Near Death Experience, “esperienza di pre-morte” o di “quasi morte”) sono esperienze vissute e descritte da soggetti che, a causa di malattie terminali o di eventi traumatici, hanno sperimentato fisicamente la condizione di coma, di arresto cardiocircolatorio e/o di elettroencefalogramma piatto, senza tuttavia giungere fino alla vera e propria morte. Riguardano il 4-5% della popolazione globale.

“Questo stato di coscienza speciale può verificarsi durante un arresto cardiaco, ovvero durante un periodo di morte clinica, ma anche nel corso di una grave malattia o senza alcuna apparente causa medica. L’esperienza quasi sempre apporta cambiamenti fondamentali e durevoli negli atteggiamenti delle persone verso la vita e alla cessazione della paura della morte”.

Pim Van Lommel, Consciousness Beyond Life, New York, 2010

H. Bosch, Ascesa all’Empireo

Le fasi tipiche della NDE sono descritte dal dottor Raymond Moody (1975) nel suo best-seller Life after life (La vita oltre la vita, Mondadori): Incomunicabilità sensoriale
• Pace ed assenza di sofferenza
• Autoscopia – fuoriuscita dal corpo (OBE)
• Il tunnel – salita rapida al cielo
• Gli esseri di luce – L’essere supremo di luce e amore
• Il bilancio della vita
• Un tempo ed uno spazio differenti
• Una trasformazione psico-emozionale

Il cambiamento prodotto dalla NDE

Chi ha vissuto una NDE quasi sempre riferisce di aver acquisito una maggiore consapevolezza del senso della vita e in particolare:

W. Blake, La scala di Giacobbe

• di aver perso ogni paura della morte
• di aver raggiunto una maggiore accettazione di sé, una maggiore
compassione per gli altri e una maggiore sensibilità per la natura
• di amare di più la vita e di aver compreso che contano solo l’amore e
la conoscenza (molti si dedicano a studi di filosofia, di fisica
quantistica, di spiritualità o al volontariato)
• di avere certezza della vita dopo la morte
• di avere sviluppato un maggiore sentimento religioso insieme ad una
diminuzione del grado di affiliazione alle varie religioni e chiese
organizzate
• di aver sviluppato cambiamenti fisici e sensoriali (per es., sinestesie e ipersensibilità)
• di aver sviluppato doti di intuizione, di guarigione, di chiaroveggenza ecc.

Le teorie scientifiche sulle NDE

Esistono molte teorie fisiologiche e psicologiche sulla natura delle NDE (vedi l’articolo), ma nessuna di queste teorie è in grado di spiegare da sola, con argomenti scientifici e in modo complessivo un’esperienza tanto ricca e articolata come una NDE.

Alcune di queste teorie sono in grado di fare luce su alcuni aspetti parziali dell’esperienza.

Effetti psicologici della NDE

Chi vive una NDE spesso non ne parla con nessuno e meno che mai con i medici che lo hanno rianimato; il vissuto è così intenso che richiede a volte anni per essere integrato nella vita di tutti i giorni.

A volte, la persona pensa di essere pazza o tenta di sminuire il valore dell’esperienza. Se i familiari, gli amici, il personale sanitario non accolgono il suo vissuto, può chiudersi in un silenzio pieno di vergogna per decenni.

L’ipotesi neurologica

Il dott. Mauro Milanesio

Il dottor Mauro Milanesio, medico di Medicina Generale presso l’ASL CN2 del Piemonte, ha ipotizzato che il percorso del morire segua un percorso neuro-anatomico ben preciso risalendo lungo il SNC (sistema nervoso centrale) e che, ad ogni passaggio della morte progressiva del cervello, corrisponda non una diminuzione, ma un aumento della consapevolezza.
La morte del cervello consisterebbe in una liberazione della coscienza.

Le applicazioni psico-educative

La narrazione dell’ipotesi neurologica in un ricovero per anziani ha prodotto una drastica riduzione di richieste di intervento medico e delle prescrizioni di farmaci di ogni genere (non solo di ansiolitici), una consistente riduzione di ansia e paura relative alla morte, un sensibile miglioramento dell’umore e del coinvolgimento in attività quotidiane.

Insieme a lui, ho provato ad applicare la narrazione delle NDE fondata sull’ipotesi neurologica ad un intervento didattico in quattro classi di liceo, coinvolgendo 68 studenti.

È risultato un coinvolgimento intensissimo degli alunni, con la diminuzione drastica della paura della morte e dei pensieri di morte, un incremento di curiosità, di desiderio di conoscenza, di riflessione sul senso della vita, di consapevolezza e desiderio di parlare della morte, di senso di responsabilità e di impegno, di equilibrio personale e un cambiamento emozionale positivo. Qui un articolo della stampa locale.

La narrativa sulle NDE si è rivelata un ottimo approccio al tema della morte con gli adolescenti (che hanno un grande desiderio di parlarne con gli adulti e non sempre trovano interlocutori disponibili).

L’articolo Le esperienze di pre-morte (NDE): le possibili applicazioni psico-educative di un’ipotesi neurologica è stato pubblicato a cura dell’Università di Padova. Per leggere l’articolo, cliccare qui.

L’articolo è contenuto negli atti del Congresso Internazionale “Dinanzi al morire. Percorsi interdisciplinari dalla ricerca all’intervento palliativo” svoltosi dal 6 all’8 settembre 2012 a Padova.

Gli Atti sono scaricabili qui.

Per una sintesi del lavoro (diapositive) qui

Raccolgo dati e segnalazioni di casi a scopo di ricerca.
Offro anche ascolto e counselling psicologico a chi vuole ricevere un sostegno specifico, a qualunque età.

Ho tenuto molte conferenze e numerosi seminari di approfondimento su questo tema.

Per segnalare l’esperienza di una NDE o per ricevere ascolto e sostegno psicologico dopo averla vissuta inviare una e-mail.

Ulteriori contributi

  • Relazione al Congresso Internazionale sulle Esperienze di confine di San Marino:Il potenziale trasformativo della narrativa sulle esperienze di pre-morte (NDE): parlare della morte con gli adolescenti. Pubblicato negli Atti del 17° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine: La potenza del pensiero, la ricchezza dei fenomeni, San Marino, 25 – 26 Maggio 2013. Scaricabile qui.
  • Relazione al Congresso Internazionale Seeig Beyond in Facing Death, organizzato dal Master in Death Studies dell’Università di Padova: Paura della morte e senso della vita. Per un counselling orientato alla costruzione del significato. Pubblicato in estratto agli Atti del congresso (settembre 2014). Qui l’estratto e qui l’articolo integrale.
  • Relazione al 21° Congresso Internazionale di studi delle esperienze di confine di San Marino: NDE e medianità: analisi psicologica di un cambiamento. Pubblicato in forma breve negli Atti del Congresso: Al di là della frontiera: scorci di vita senza tempo (San Marino, 14-15 ottobre 2017). Lo ha ripubblicato in forma integrale la rivista Metapsichica di Milano nel 2018. Qui l’articolo breve e qui l’articolo integrale. Si può ascoltare qui sotto l’intervista a Sergio, oggetto dello studio clinico.
  • Per una riflessione generale sui fondamenti teorici della ricerca sui fenomeni di coscienza, si può leggere l’articolo: Mente estesa e causalità formativa in Rupert Sheldrake: un contributo alla riflessione sui fondamenti epistemologici della ricerca psichica, pubblicato dalla rivista Metapsichica di Milano nel 2013. Si può scaricare qui.
  • Una video intervista sulle NDE che mi è stata richiesta per il programma Enigma. Liberi di poter scoprire si può seguire qui (parte 1), qui (parte 2) e qui (parte 3).

BIBLIOGRAFIA RAGIONATA SULLE NDE

La bibliografia suggerita è divisa in cinque capitoli:

  1. i saggi introduttivi sulle NDE, a carattere divulgativo, e le sintesi scientifiche su questo argomento, nonché i link ai video di interviste ai testimoni di una NDE;
  2. gli articoli scientifici;
  3. i saggi di riferimento sulla storia della morte e dei viaggi nell’aldilà;
  4. i saggi sull’esperienza della morte nelle grandi tradizioni spirituali;
  5. i saggi scientifici – nell’ambito della fisica quantistica, della biologia evolutiva e delle neuroscienze – e i saggi filosofici che possono far luce sulla coscienza e sul suo rapporto con il cervello, partendo da quanto sappiamo sulle NDE.

La bibliografia non ha alcuna pretesa di completezza, ma fornisce un quadro abbastanza ampio del processo del morire e delle NDE.

Importante fonte di aggiornamento scientifico è il sito dello IANDS (http://iands.org/home.html), che ha articolazioni in diversi Paesi.